Ammetto che non è sempre di facile lettura, ma è appassionante. Sulle prime mi sono chiesta cosa ci avrebbe messo dentro, il “tutto” è un concetto piuttosto vasto, avrebbe parlato anche di chi ha inventato e di come si fa lo zucchero filato? Un po’ ci speravo. Invece mi son ritrovata a leggere e comprendere argomenti anche piuttosto ostici, che Bryson spiega con amabile leggerezza, che non significa superficialità. Chiaramente è intuibile che in un tomo – pur di tutto rispetto – non sarebbe possibile racchiudere l’intera scienza umana. Ma a sommi capi si parla di come si è formato l’universo, le creature viventi, com’è fatto il pianeta, le nuvole e anche l’uomo. Mi è subito venuto in mente che se me lo avessero fatto leggere a scuola, magari anche solo un capitolo, mi sarei appassionata agli argomenti che tratta in un modo diverso, curioso. Forse è soltanto perchè semplicemente non vado a scuola e se decido di sapere quanti milioni di anni luce è distante una stella dalla Terra, lo faccio per puro interesse, chi lo sa. Tuttavia se volete provare a farlo leggere a un ragazzo che va ancora a scuola, fatemi sapere se si lascia coinvolgere dalle beghe che governarono le vite di numerosi scienziati e studiosi, a loro volta riabilitati o meno da questo libro, che getta un occhio trasversale sulle esistenze singole di uomini che hanno cambiato il modo di concepire il mondo rimanendo comunque attento a non perdere il filo delle complesse materie di cui si parla.

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