E mi ritrovo a snocciolare lamentele per i motivi che potrebbero essere i più giusti ma di una noia tremenda. Ho ragione eppure la realtà non si sposta di una virgola, mi comprende e contiene il mondo senza che per questo le cose mutino e questo è così fastidioso da venirmi a noia. Sì, il tuo tempo non vale un piffero così come la tua esistenza non vale niente per gli altri (esclusi chiaramente parenti, amici e simili), seppur tu non gli sia di un qualche aiuto. Senza pessimismo, son giorni in cui rifletto sul passato mio, delle persone che conosco e – per una sorta di estensione naturale – sulla storia che ci ha accompagnato da quando parte la memoria degli anziani. Una storia piccola, dunque, che si riduce man mano a meno che io stessa non ne diventi in qualche modo portavoce e la trasmetta a mia volta a chi mi seguirà, come si faceva un tempo, molto più che adesso probabilmente perchè c’erano più occasioni di ritrovarsi e tempo da dedicare alla propria cerchia. Ora forse c’è anche meno da raccontare, non ci sono eventi grandi e sconvolgenti come guerre ed esilii nelle nostre famiglie fortunate. Per questo spesso cerchiamo più in là, non che la tragedia sia così difficile da scovare. E mi ritrovo tra le mani verità che non cambiano, la ripetitività dell’essere umano che tra superficiali mutamenti rimane sempre lo stesso animaletto.

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