E’ un libretto sottile, che quasi non si nota negli scaffali della biblioteca dove l’ho trovato. Ammetto che cercavo una lettura da viaggio, un libro non pesante e non impegnativo mentalmente. Nel leggerlo son rimasta stupita, perchè pur essendo senza pretese mi ha coinvolto e mi ha fatto vedere quali sono per Francesco Piccolo i momenti di trascurabile felicità. Piccoli attimi sparsi nella quotidianità che si annidano nella manciata di giorni di agosto nei quali la città è svuotata dalle ferie, o quando ci si chiude in bagno per curiosare tra i prodotti che usano i padroni di casa. Manie e persino piaceri anche microscopici che non si confiderebbero facilmente a un amico, svelati con ironia e divertimento per renderci complici dell’autore e condividere questi strani attimi di felicità.

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