Qualcosa di bello c’è stato: incontri imprevisti con autori e amici sparsi per la città, fumettisti del calibro di Art Spiegelman che ti raccontano storia e preistoria del fumetto… Peccato che molti appuntamenti siano rimasti per me un mistero, perchè troppa come sempre è la folla che inonda le sedi preposte a ospitare la manifestazione, nonostante il largo anticipo con cui si arriva rispetto all’orario di inizio. Questo fa ben sperare, cioè che Pordenone – e non solo –  effettivamente legga, che la cultura a gratìsse sia un buon pane per i denti di tutti, che i libri che son stati comprati e venduti vengano davvero letti e non messi in bella vista nella libreria di casa. Per quanto mi riguarda ho visto poco purtroppo e non sono riuscita a comperare nemmeno un libro causa ressa stile mandria di buoi che mi spingeva tra le bancarelle…però giuro che leggo!

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