Così si è portata a casa il Leone d’Oro la figlia d’arte Sofia Coppola, con il suo Somewhere. Ora attendo impaziente di andarlo a vedere, visto che lei mi è sempre piaciuta (splendido, per citarne uno, Lost in Translation), inoltre un evviva per Vincent Gallo premiato come miglior attore. Per le eventuali polemiche dovrò invece attendere come tutti voi di vedermi le pellicole, nel frattempo sul sito che ho linkato potete trovare qualche immagine e video della mostra (apro una seconda e inelegante parentesi per dire no, non c’è quello della Parietti che cade e mostra le nudità al mondo intiero), oltre che contenuti interessanti tipo l’i-Mibac, applicazione gratuita dedicata agli smartphone (ultima parentesi, però: chissà quanti soldi sarà costata?).
L’ho visto. E appena uscita dal cinema avevo deciso di lasciar riposare le opinioni e i pensieri tutta la notte. Ma nemmeno il giorno dopo è venuto fuori nulla. I suoi film sono sempre un po’ enigmatici, però Lost in Translation era stupendo, mi ha quasi fatto piangere (senza il quasi dai). Mentre questo non mi ha lasciato nessuna emozione particolare…
farò ammenda, lo vedo prima possibile!