Rimettendo in ordine cose vecchie ho trovato il depliant di una mostra vista a Roma nel 2007 alla quale partecipava anche lui. In rete troverete molto di suo, sono immagini inconfondibili che racchiudono in uno scatto un mondo intero, con riferimenti alla cultura e alla società americana suburbana, molto cinematografici e iperdettagliati. Ha proseguito la tradizione della staged photography, assistito da un nutrito team di aiutanti, al fine di realizzare queste immagini altamente narrative che sfruttano luci teatrali e location alterate, sfondando il muro della quotidianità che si perde e si confonde all’interno degli scatti perfetti di Crewdson.
ps: il titolo si riferisce alla serie del 2002 “Dream House”.
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[…] questa esperienza. Ad eccezione di alcune fotografie molto curate e immaginifiche che ricordano Crewdson, per il resto e soprattutto la sua lentezza è stato una gran […]