Da leggere! Mi è piaciuto proprio, l’ho letto in un paio di giorni soltanto. Lo stile scorrevole che parla con le immagini, leggero e invitante, ti fa venir voglia di continuare pagina dopo pagina.

Dall’infanzia all’età adulta inchiodati a Forte dei Marmi, in Versilia, o fuggiti a Milano dove la nostalgia dei posti dove si è nati comunque ti devasta, in “Versilia rock city” i personaggi si alternano nelle scene di una stessa storia intricata ma lineare nel suo evolversi a tratti assurdo e dall’epilogo inatteso.

“(…) a nessuno importa se verso l’ora di cena Roberta inciampa sempre in questa tristezza appuntita, amarognola, che la fa sentire un pezzettino di vetro rotto caduto sotto un mobile e rimasto lì al buio mentre in casa la gente va e viene e vive e non ha la minima idea che lei è lì.”

versilia