L’altro giorno ero lì che perdevo un poco di tempo su internet, come succede a tutti (in questo preciso momento!), ma ci sono certi giorni che non riesci a concentrarti neanche due minuti su quello che devi fare. E se stai facendo una ricerca di qualche genere che ti permette di svolazzare da un sito all’altro con la giustificazione della ricerca, beh, è finita. Toh, guarda che link interessante, ah beh qua potrei trovare forse qualche informazione, mavà non avevo mai visto che…sì, le solite frasi. E così passi il tempo a rimbalzare da un posto all’altro, dove la maggior parte delle volte i siti sono orripilanti o totalmente inutili e di sicuro incongruenti con quanto di sano dovresti star facendo. Un bel preambolo per dire che alla fine dei rimbalzi mi son messa a vedere i primi due episodi di The L word.

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Fa sempre un certo che ammettere di guardare “cose che hanno a che fare con il sesso”, soprattutto con l’omosessualità perchè non sai mai come la prende chi ti legge, anche se premetti che hai l’animo puro. Sono curiosa ma poco avvezza alla tivì e ai suoi orari poi, la guardo poco e non amo molto seguire le serie televisive perchè tanto salto sempre troppe puntate . Perciò mi è sempre rimasto il frizzico di vedere questo telefilm del quale tanto si diceva – scandalizzati –  in giro (è già alla quinta stagione). A parte un sacco di scene di baci e sesso (fa sempre audience…specie tra gli uomini), mi è sembrato carino, con le solite trame che ti intrigano e ti vien voglia di sapere chi farà cosa. Ho pensato che forse mi sarei vista ancora qualche puntata per sapere se la bella e maledetta si ravvede prima o poi e, oddio, sono già entrata nel circolo vizioso dei telefilm e non me ne sono accorta. Così ho spento tutto e mi sono fatta un tè.

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