Sono andata al cinema a vederlo solamente perchè Coffee and Cigarettes è stato un favorito di gioventù, dunque gli ho dato fiducia così, senza troppo pensarci. Sento poi qualche commento favorevole di amici, perciò eccomi a occhi sgranati dopo mesi di digiuno da sala cinematografica. Complice la serata fredda (mi rendo conto ora di averlo visto settimane fa, quando il caldo dell’estate era ancora un pensiero lontano), l’ora tarda, la lentezza estenuante del racconto… ho avuto qualche momento di cedimento. Prima che arrivassimo a vedere metà film, mi stavo già chiedendo se e quando sarebbe successo qualcosa, un po’ di movimento, un qualsiasi evento che desse vigore alla narrazione. E non intendo eventi inerenti il vampirismo, intendo un qualche fatto che ti impedisca la noia più pura. Si annoiano i due attori principali, Tilda Swinton e Tom Hiddleston, che sono bravi, davvero, la loro parte di vampiri antichi e affamati di bellezza è poetica e perfettamente recitata. Il messaggio che passa il film è che l’importante sia non contaminarsi con bruttezza e volgarità, con gli zombie, con chi non apprezza la vita e tutte le sue bellezze e raffinatezze. Anche se per sopravvivere a volte siamo costretti a fare cose non propriamente piacevoli come succhiare colli sconosciuti. Però non trovo motivo in un film così strutturato, con cali di sceneggiatura come quando i due amanti dialogano su figure storiche che hanno costellato le loro vite (gossip su Shakespeare, per esempio). Musica e fotografia stupende, by the way.

sologliamantisopravvivono