Negligenza del periodo, ho visto molti film ultimamente e non riesco a fare recensioni se non dopo mesi, chiedo venia. Ad ogni modo ho visto svariato tempo fa questo simpatico film che per una persona con velleità da scrittore fa riflettere piacevolmente su uno degli aspetti topici del mestiere: quanta responsabilità ha lo scrittore per quello che fa fare e dire ai suoi personaggi? Quanto di se stesso mette in mostra mentre elabora le trame di una storia e quanto riesce a manipolare le parole per adoperarle al fine di garantirsi proprie gratificazioni?

Un giovane scrittore in crisi non riesce a svoltare per ritrovare l’ispirazione, finché un giorno non inizia a incontrare nei sogni una ragazza che gli fa tornare l’estro creativo, e che incredibilmente comincia a prendere forma e sostanza sempre più concreta, fino a trasformarsi in una persona vera. Una persona che però può essere manovrata dal protagonista a suo piacimento per fare o non fare ciò che egli vuole, donandogli un potere che lo fa sentire un dio. Arriverà dunque sino a un punto dove dovrà chiedersi come agire per riuscire a ritrovare la felicità di entrambi.