Mi ha fatto pensare per qualche giorno, questo film. La storia racconta un intreccio di vite, tre coppie di amanti che affrontano la pandemia che sta per devastare il mondo. Molto lento, riflessivo, ha dei cali significativi in diversi punti che lo rendono un po’ noioso, anche se gli spunti di pensiero non mancano e forse sono quelli che ti fanno rimanere in testa il film dopo averlo visto. Cosa fareste se il mondo dovesse finire? La domanda si pone all’interno di una relazione di coppia, anzi di tre coppie molto diverse tra loro, prese simbolicamente nelle varie fasi della vita: due giovani innamorati, due adulti e due anziani. Ognuno di loro interpreta in un proprio modo la fine imminente e il desiderio – o meno – di rimanere uniti nel rapporto a due per fronteggiare l’evento. Collateralmente viene da pensare a come tragedie imprevedibili decidano la sopravvivenza o la morte delle persone in maniera casuale, e qui non a caso vengono riprese le esistenze di un paio di personaggi secondari relazionati alle coppie, mostrandoci come il fato sentenzi chi ce la farà e chi no.

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