Lo stile di Benni è inconfondibile, e fin dalle prime pagine questo libro avvolge con la sua poesia e le parole cariche di significati. La storia si svolge a Montelfo, un piccolo paesino ricco di personaggi tra i più assurdi dove campeggia fra tutti il Nonno Stregone e i suoi amici del Bar Sport (come nella migliore tradizione della fantasia benniana), l’oste Trincone, Archivio, Ispido, il cane Merlot…

“E la vide: una nuvola nera (…) dentro quella nube nessuno riesce a vedere cosa ha vicino. Il nemico non ha più volto, un amico diventa un’ombra ostile. E ognuno cammina a pugni in avanti, per non sbattere contro qualcosa. Ogni voce suona minacciosa. Tutti siamo stranieri e invisibili uno all’altro. Chi fa crescere quella nuvola vuole che le parole non abbiano più la loro anima, che è lieve e pesante, poesia e spada, graffio sulla roccia e fatica sulla pergamena. Ci vuole muti, spaventati, obbedienti. Vuole che rivolgiamo il nostro odio non contro la sua nera potenza, ma contro i più deboli di noi. E la nuvola beve i nostri pensieri.”

Tra fantastici racconti e avventure, ogni personaggio offre la sua saggezza e la prospettiva sul mondo, in un delicato momento che vede il magico paese alle prese con immobiliaristi senza scrupoli e politicanti corrotti.

“Il tempo è un grande fiume. Tutto quello che possiamo vedere di lui è un po’ d’acqua raccolta nelle nostre mani. Anche se quell’acqua a volte è torbida, sappi che il grande fiume scorre limpido, prima e dopo di noi.”

“E sapete qual è il segreto degli gnomi Pignomi? Invece dell’ecologia, usano la stoquilogia. Amano il posto dove stanno. Ma praticano anche la vieniquilogia, accolgono con gentilezza chi chiede ospitalità. E la vadovialogia: se cambiano posto, amano quello nuovo.”

Qui trovate il video di presentazione del libro, molto carino.

panetemp