Era da un po’ che desideravo vederlo, mi son goduta un paio d’ore spensierate di questa storia d’amore lontana dai soliti canoni romanticoni che vogliono l’happy end a tutti i costi. Si parla di due ragazzi che si incontrano il giorno del loro diploma e da allora nasce tra loro una storia a metà tra l’amicizia e l’amore, un sentimento complesso come a volte succede che si formi nella relazione tra uomo e donna che cercano di essere amici pur desiderando una contiguità fisica e amorosa. Li vedremo nel corso di vent’anni solo nella giornata di San Swithin, il 15 luglio (quando vale il proverbio simile a quello italiano: le condizioni climatiche di quel giorno influenzeranno i successivi 40), in cui si sono incontrati. E sfogliando come fotografie le giornate, scopriamo l’evoluzione del loro rapporto e delle loro vite: Emma trova un lavoro normale e si trasferisce a Londra, sperando un giorno di riuscire a pubblicare un libro, e Dexter entra nel mondo dello spettacolo e inizia a condurre una vita frenetica tra donne facili e droga. Di facile presa sul cuore del pubblico, fino all’ultimo non si capisce dove andrà a parare e anche per questo rimane piacevole da guardare.

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