Sono andata al cine aspettandomi grandi cose, ho visto Milk.

Sean Penn è davvero ottimo nel ruolo del primo omossessuale americano dichiarato che nel 1978 è riuscito a ottenere un incarico politico in California. Il film, diretto da Gus Van Sant, è la biografia di Harvey Milk, girata in stile documentario – alcune scene sono tratte da archivi dell’epoca – che ripropone i tratti salienti della vita di quest’uomo politico, assassinato da un ex consigliere comunale assieme al sindaco di San Francisco.

Molto spazio è lasciato nella storia alle lotte per l’affermazione dei diritti degli omosessuali e alla dura repressione che hanno subito centinaia di persone, picchiate e discriminate per il loro orientamento sessuale, con immagini e parole che non possono lasciare indifferenti.

Se da un lato, perciò, il film è coinvolgente e fa leva sull’animo dello spettatore, aiutato anche dall’interpretazione di Penn (candidato all’Oscar), dall’altro lato risulta a tratti lento e forse retorico, per quanto la prospettiva sia totalmente condivisibile.