Il cinemino dove vado a vedere i film ieri aveva fatto il pieno in una delle microsale, niente Gran Torino perciò (ma a breve vi saprò dire!). Frustrazione, ma ormai son lì, quindi ripiego su L’Onda.

Con un’ottima colonna sonora, L’Onda in sintesi è una storia ambientata nella Germania odierna, dove tutto parte da un’esercitazione scolastica sul concetto di autocrazia. L’insegnante Rainer Wenger cerca di mettere in pratica alcuni concetti per sciogliere lo scetticismo iniziale degli alunni sulle dittature e i governi ostracisti. Il dibattito è delicato, in quanto spesso si tocca il tema del nazismo e del retaggio storico che ancora pesa sulle spalle dei tedeschi. Si crea così L’Onda, un movimento di ragazzi che trova fondamento in valori di solidarietà, disciplina e l’eliminazione delle differenze esteriori attraverso l’uso di un particolare abbigliamento. Pur essendo un esperimento di pochi giorni, la situazione sfugge di mano al professore…

Basato su una storia vera, accaduta in California (Palo Alto) nel 1967, il racconto fa riflettere sul tema e soprattutto sul crollo delle nostre certezze di esseri umani, sulla violenza e il potere del gruppo di appartenenza. Il fatto poi che sia ambientato in Germania, completa il quadro arricchendolo di una serie di particolari e di argomenti visti sotto una luce diversa, in una prospettiva intrigante e sconvolgente. Saremmo in grado di creare una dittatura in un paese evoluto e civilizzato che, soprattutto, ne ha passata una storicamente così devastante per la sua popolazione e per il mondo intero? E l’Italia, da questa riflessione, non è di certo esente.