selznick_la_stanza_delle_meraviglie

Non sono riuscita a fermarmi mentre lo leggevo avidamente, soffermandomi il più possibile sui dettagli e sui tratti di matite e carboncini così precisi e realistici, sullo sfondo di una storia che ancora una volta incorpora le avventure di un bambino curioso e di altri personaggi interessanti che si muovono all’interno del racconto in una magica sinergia. Mi sa che capita sempre così, con le storie di Selznick. Anche se alla fine rimane la meraviglia, la voglia di leggere e vedere ancora, non sparisce quella bella sensazione di aver passato alcune ore completamente assorbiti e rapiti come accade coi bei libri. Il titolo trae spunto dalle Wunderkammer, stanze dove i collezionisti di altri tempi raccoglievano tutti i loro preziosi tesori: oggetti straordinari che spaziavano da animali a pietre a libri e ovviamente reperti archeologici. E una “stanza delle meraviglie” speciale è quella che scoprirà il personaggio di Ben, ragazzino che sta cercando di rimettere insieme i pezzi di un passato che sembra essergli precluso nel quale lui, con caparbietà, ostinazione e una sana curiosità cerca di far breccia.

wonderstruck