La rivoluzione parte dalle persone. In questo libro troverete molti suggerimenti per un’agricoltura naturale ma anche per un cambiamento dello spirito. Pensieri sui quali vi siete magari già soffermati o che forse non avete mai considerato in una diversa prospettiva.

rivoluzione

Se ogni giorno potessimo fare attenzione a quello che mangiamo (è vero il detto che “siamo quello che mangiamo”, lo sapevate?), se riuscissimo a ritornare piano piano a essere collegati alla terra dalla quale veniamo, alla natura non solo come idilliaca astrazione ma come una cornice vera e reale alle nostre esistenze, forse da qui potremmo partire per cambiare il mondo maltrattato in cui viviamo. Solo dalla volontà del singolo possono cambiare con forza le cose, per questo motivo il necessario cambiamento è così lento. E non stiamo parlando delle solite cose da freakettoni, da ambientalisti ecologisti: è qualcosa che sarà necessario a tutto il mondo perchè la vita sulla terra sia nuovamente sostenibile e non si estingua…la consapevolezza che ogni nostra azione ha un peso e ricade sull’ambiente in cui viviamo. Se semplicemente ci accosteremo di più a una vita “a basso consumo”, forse le cose hanno speranza ancora di migliorare. E questo implica, a mio parere, anche la scelta delle forme di energia che utilizziamo ogni giorno e il mantenere un atteggiamento critico verso il bombardamento mediatico in ogni senso. Nel concreto spiccio del quotidiano pensiamoci, la prossima volta che andiamo a comprare da mangiare: siamo pronti a scegliere la frutta biologica che viene dai campi vicini, anche se è un po’ bacata e di forma irregolare, opaca perchè priva di cera e, diciamocelo, bruttina? La verdura di forme diverse, con qualche foglia marrone o bucata? Il cambiamento parte da noi stessi, per primi.