Quanto ce ne sarebbe bisogno, sempre, di ozio. Lo dicevano pur gli antichi (dolce far niente, caro Plinio) e non mi dilungherò sull’annosa questione dell’ozio, dei vizi e dell’operosità. Vero è che pure l’Altissimo si è riposato di domenica, e spesso ci dimentichiamo quanto sia bello starsene in panciolle a contemplare un mare, il nulla, un volto. Avere il tempo di poter perder tempo, senza scadenze che ti rincorrono e documenti, impegni, telefonate. Restare sulla panchina e respirare, pensando a quello che ti pare, anche solo al fatto di star respirando. Perchè bisogna impegnarsi a vivere per non accorgersi che si esiste soltanto (cito a memoria, una vignetta di Altan credo).

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