L’ho visto ieri sera e ci ho rimuginato su anche stamattina, prima di scrivere. Poi mi è venuto in mente!
Traendo spunto dalla storia “Due amanti” di Dostoevskij, “Two lovers” racconta di Leonard che esce da una relazione finita male con la donna che avrebbe dovuto sposarlo e che, dopo aver tentato più volte il suicidio e riuscendo a mantenere una stabilità emozionale con l’aiuto delle medicine, ritorna a casa dai suoi genitori. La vita monotona tra il lavoro nel pulisecco di famiglia e l’affetto dei genitori – che, però, non riescono a comprenderlo – prende una svolta improvvisa nell’arco di qualche giorno: Leonard conosce Sandra e Michelle. La prima è figlia di un amico del padre con la quale questo è in affari, l’altra è una bionda un po’ svampita che cattura subito l’amore dell’uomo.
La trama è ottima (dipenderà anche dallo spunto!) e il cast pure. Finalmente una storia d’amore reale e non “da film”, dove le emozioni e le storie sono quelle di ogni giorno, tra scelte fatte e subite!
Com’è che si dice? Gli uomini amano le bionde, ma sposano le more?
In ogni caso un film che mette in scena l’amore nudo e crudo che può piacere o non piacere, però è vero.
Complimenti all’intrepretazione di J. Phoenix, ma oramai gli ho dato l’etichetta del tenebroso bello e dannato, quindi mi fa strano vederlo nei panni di Leonard, personaggio a tratti sbiadito e un po’ bambino!
Fa un effetto strano vederlo in quei panni. Ma soprattutto continuo a pensare al discorso del ripiego! (e della faccia tosta)