Come sempre i consigli del big boss si rivelano piacevoli scoperte/letture. Anche stavolta non c’è sorpresa a seguire il consiglio se non quella di trovare un romanzo scorrevole e fresco, che racconta un piccolo episodio della vita di alcuni ragazzi ma che diventa la chiave di volta per una crescita emotiva soprattutto per il protagonista, Simon. Il compito è semplice: un professore assegna a ciascun studente un bambino di farina, cioè un sacco ripieno di farina che i ragazzi devono guardare e custodire come se fosse un bambino vero. La classe è un insieme ingestibile di ragazzi scalmanati e problematici, ma ognuno a suo modo si occuperà del bambino di farina, e per qualcuno questo odioso compito diventerà ben presto qualcosa di più.
“Ecco qual è il punto con i bambini. Sono diversi da qualunque altra cosa. Sono speciali. All’improvviso aveva capito perchè tutti al mondo fanno la coda per far loro le coccole. Anche se sei un asino totale, e conduci un’esistenza completamente insulsa, un bambino pensa che sei una star, il meglio del meglio (…) I bambini sono una meraviglia. Una cosa del genere non la si compra mica nei negozi.”
Anche se sei un asino totale, un bambino pensa che sei una star, il meglio del meglio (…) I bambini sono una meraviglia. Una cosa del genere non la si compra mica nei negozi.
Mi aiuta a cercare il mio istinto materno… da qualche parte sarà!
ti assicuro che è qualcosa che arriva da sè..meravigliosa natura! temevo che non lo avrei sentito, invece nell’istante in cui il bimbo ti guarda sei sua per sempre 😀